Amiche pietre
Se volete acquistare un bracciale tennis o un altro gioiello prezioso credo sia indispensabile conoscere almeno sommariamente i caratteri diagnostici delle gemme.
Il riconoscimento delle pietre preziose tra loro e la distinzione di queste ultime da falsificazioni sono pratiche assai complesse e vengono acquisite solo dopo un lungo esercizio.
I caratteri diagnostici utilizzati maggiormente sono il peso specifico, il colore, la durezza e il pleocroismo.
Il peso specifico viene determinato mediante la tecnica dei liquidi pesanti e serve per distinguere tra loro pietre di aspetto simile tra loro.
La conoscenza del colore delle gemme è importantissima. Alle volte, infatti, pietre di natura diversa hanno colore analogo, risulta quindi fondamentale l'esperienza e l'uso di schermi colorati, come ad esempio quelli della lente di Walton (o lente da smeraldi) oppure del detectoscopio (di H. Michel e G. Riedl).
La durezza costituisce la resistenza della pietra ad essere scalfita da una punta in acciaio o da una limetta. La determinazione finale avviene per confronto con i termini della scala di Mohs. In questa scala la scalfittura si riferisce a dieci minerali (talco, gesso, calcite, fluorite, apatite, ortoclasio, quarzo, topazio, corindone, diamante) cui sono connessi appunto dieci livelli di durezza crescente da 1 (talco) a 10 (diamante).
Con pleocroismo o policroismo si intende il fenomeno dell'assorbimento della luce da parte delle pietre. Tale manifestazione dipende dalla lunghezza d’onda della luce stessa ma anche dalla direzione di propagazione e dallo stato di polarizzazione della luce incidente.
Oltre a questi metodi esistono altri caratteri che possono aiutare nel riconoscimento delle pitere preziose. Si tratta della determinazione dell'indice di rifrazione, del grado di trasparenza ai raggi di Röntgen ed il grado di conducibilità termica.
DIAMANTE RUBINO SMERALDO SPINELLO TOPAZIO ZAFFIRO ZIRCONE
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